Nel corso degli ultimi cinque anni il nostro Istituto ha sviluppato, in termini di ricerca e sviluppo, una serie di tematiche aventi particolare interesse sociale, riferibili sia ai singoli soggetti sia alle collettività di riferimento. Gli argomenti via via affrontati hanno avuto le seguenti caratteristiche:
Il nostro Istituto è disponibile, per chiunque lo desideri, a condividere la conoscenza acquisita e invita le università e le Aziende interessate ad affrontare gli argomenti che abbiamo trattato per migliorarli, integrarli o individuare ulteriori applicazioni in altri contesti.
La tecnica di un’intervista compiuta in un ambiente aeroportuale è assolutamente analoga a quella normalmente fatta in casa (at home) o in uno shopping center.
Di regola si tratta di una ricerca face to face in cui si sottopone un tema di interesse sociale a un campione di intervistati, o si descrive un prodotto o un servizio verificandone l’immagine e l’intention to buy.
Nulla di nuovo sotto il sole della ricerca, quindi, tenendo conto che la novità è data dal media in cui si opera, cioè la sala di aspetto delle partenze dei voli, che è un luogo che unisce tendenze ed abitudini tra di loro differenziate
L’ambiente aeroportuale è l’ideale per tutto ciò che è a priori un test: test di immagine, test di gradimento, test di giudizio, test sul controllo della pubblicità, ecc.
Permette di verificare in contemporanea in vari Paesi, senza necessitare di spostamenti, il sentimento delle diverse popolazioni verso un tema sensibile (ad esempio un tema di politica internazionale, o la tutela dei diritti umani nelle diverse parti del pianeta) o il grado di accettazione di un nuovo prodotto, di un nuovo servizio, di una nuova iniziativa, fornendo risposte, in tempo reale, al problema via via proposto.
Una modalità di “ricerca internazionale istantanea” particolarmente preziosa per fasi della storia in cui non è solo importante comprendere l’opinione dei cittadini di un singolo Paese, quanto l’impatto di un fenomeno a livello europeo o addirittura planetario.
Se sei interessato a questo tipo di ricerca, creato per la comunità o se lo giudichi un progresso sia in termini di sviluppo e di crescita anche personale, contattaci, saremo lieti di conoscerti e di progredire con te
Ci dà la possibilità di studiare comportamenti, bisogni e problemi vissuti dalla popolazione in tempo reale, monitorandone le azioni 24 ore su 24 attraverso le informazioni fornite dalle reti di telecomunicazioni.
Quali sono le zone più trafficate della città? In quali ore del giorno, viceversa, alcune zone risultano meno popolate e quindi più pericolose? Come ottimizzare i flussi dei cittadini? Attraverso lo studio dei big data possiamo davvero migliorare la qualità della vita delle nostre città e incidere positivamente sulla salute psicofisica della popolazione.
Con i big data si possono pertanto controllare in tempo reale svariati milioni di individui versus poche migliaia di casi che potrebbe offrire una normale ricerca.
Quindi il nostro fine è quello di diagnosticare gli accadimenti piccoli e grandi del nostro Paese, considerando i big data come un colossale supporto informativo universale, estremamente preciso e dettagliato, applicabile a qualsiasi azione compiuta implicante la geolocalizzazione.
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Istituto Piepoli ha denominato Conwivium la tecnica di ricerca online di gruppo, con l’obiettivo di dare vita a uno strumento che potesse analizzare e approfondire tutte le sfumature, gli aspetti, le critiche e le opportunità che afferiscono a una determinata tematica, facendo leva su un engagement day by day del target di riferimento.
Conwivium deve pertanto permettere di ottenere risultati che sfuggono agli approcci di ricerca tradizionali. Attraverso l’utilizzo di una traccia di intervista dinamica, che può essere variata anche in tempo reale, in base alle risposte degli intervistati o delle evoluzioni del pensiero aziendale, Conwivium deve permettere di avere informazioni ricche, approfondite, globali e mirate agli obiettivi aziendali.
Conwivium si sviluppa attraverso una piattaforma web: quindi è caratterizzato da un approccio online che raccoglie in un’unica conversazione gruppi di persone appartenenti a categorie selezionate (clienti, non clienti, prospect, competitor, ecc) grazie alla moderazione di uno/due ricercatori qualitativi con specifiche competenze.
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È la realtà coltivata da tutti coloro (circa il 5-10% della popolazione dei consulenti) che crede nella umanizzazione delle macchine.
Già nel settembre 1962 al Congresso Internazionale ESOMAR di Evian (Francia) si discusse ampiamente di applicazioni al cervello di strumenti rilevatori di sentimenti e passioni, quindi di sentimenti positivi o negativi nei confronti di prodotti e servizi. Conseguenza: la quantificazione algoritmica dell’Intention to buy.
Circa 50 anni dopo, al Congresso ESOMAR di Montreux (Svizzera) nel settembre 2008, il tema è stato analogo, con presentazione di strumenti sofisticati, applicabili al corpo degli intervistati, sensibili al controllo delle emozioni emanate dal corpo stesso, in funzione di determinati stimoli.
Il tema di questo studio è analogo, a 60 anni di distanza, ai due precedenti: lo sviluppo di un nuovo dispositivo di indagine che contempli la rilevazione biometrica dell’attività cerebrale ed emozionale dei destinatari della comunicazione e dei prodotti in test.
Con tale apparecchio vengono misurati:
connessi con la somministrazione dello stimolo sul soggetto esplorato, dell’azione di marketing.
I segnali da rilevare sono pertanto tre e la combinazione degli stessi indica le variazioni degli stati emozionali durante l’effettuazione dell’esperimento.
Più in dettaglio: il dispositivo impiegato ha dimostrato la sua validità,
L’esperimento da noi eseguito, durato 12 mesi, ne ha chiarito la sostanziale validità su:
Queste tre aree (destinate sia a donne che a uomini) riguardano circa il 50% del nostro mercato di riferimento: le ricerche di marketing.
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LiWeb è un metodo innovativo, in genere non ancora applicato, per incrementare le visite online al negozio scelto dal consumatore finale.
LiWeb è quindi una vera e propria carta di presentazione, inserendo la quale nel computer si entra in contatto con il negozio.
A questo punto si inizia un dialogo tra cliente e negoziante, dialogando su vari punti (acquisto prodotti, ricordo della pubblicità, brand image).
Nel corso del colloquio è d’obbligo verificare le preferenze specifiche del cliente e se vi sono offerte promozionali o saldi (ovviamente evidenziati nel primario interesse del cliente)
Istituto Piepoli ha effettuato un test sperimentale attraverso una ricerca nel luglio 2017, comprovando la multi funzionalità e la versatilità del software LiWeb.
Questo tipo di servizio personalizzato può aiutare in particolare i titolari di negozi piccoli e medi la cui estinzione è minacciata dalla Grande Distribuzione a tutti i livelli.
Richiede chiaramente spirito di iniziativa, di adattamento ai nuovi sistemi di distribuzione e di informazione a cui, soprattutto il negoziante se vuole crescere, deve fare affidamento, non dimenticando il suo Sacro Grall: l’attenzione al cliente.
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Costituisce una innovazione rispetto alle tecniche di customer satisfaction, in quanto inserisce accanto alle due dimensioni della soddisfazione (satisfaction e loyalty) una terza dimensione : l’attrazione sociale.
L’asse dell’attrazione sociale permette di individuare la vitalità dell’azienda esplorata. Si tratta quindi di una dimensione che definisce meglio di ogni altra la presenza dominante dell’interesse sociale sull’immagine delle aziende e degli enti pubblici via via esplorati.
L’aspetto sociale della terza dimensione di E-SAT è quindi in sé evidente.
Si tratta di un termine che definisce meglio di ogni altro la presenza dominante dell’interesse sociale nella definizione di una ricerca innovativa e del tutto corrispondente ai fini che la società italiana si prefigge attraverso il proprio “patto costituzionale”.
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Connectia è un progetto in cui si integrano ricerche di diversa tipologia e di diversa provenienza geografica.
Connectia unifica e integra la conoscenza attraverso la continua costruzione e perfezionamento di una “grande mappa” della vita.
Gli “addendi” di Connectia risultano pertanto essere, facendo riferimento al mercato più vicino a noi, cioè il mercato italiano:
Tutte queste ricerche effettuate da consulenti analoghi a noi in altre parti del mondo, possono essere integrate nelle nostre e somministrate nel nostro territorio.
Ovviamente noi discutiamo di ciò che oggi noi conosciamo. È nostro interesse lo sviluppo del “Portale Connectia” e integrare le informazioni che circolano nel settore.
In questi giorni i sondaggi che hanno trovato integrazione in Italia sono una decina. Altri, di particolare utilità sociale, sono fattibili nel prossimo quinquennio.
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Si tratta di uno studio, ideazione, progettazione e sperimentazione di algoritmi proprietari per la definizione di una piattaforma on-line per l’analisi e il monitoraggio politico ed istituzionale dei programmi di informazione e della pubblicità.
LE AREE APPROFONDITE
PRIMA AREA: organizzazione di un Ufficio Studi centralizzato. L’Ufficio Studi raccoglie sistematicamente materiale politico, Regione per Regione (per l’Italia) e Stato per Stato per le singole aree della geopolitica mondiale in modo tale da poter rispondere in tempo reale a qualsiasi richiesta dei collaboratori interni ed esterni.
SECONDA AREA: costruzione di una rete di collaboratori distribuiti come prima struttura su tutto il territorio nazionale, che dà luogo a creazione di professionisti in una attività essenziale alla crescita del Paese anche e, soprattutto, in termini di preparazione finalizzata all’intera classe politica.
TERZA AREA: la naturale conseguenza di questa impostazione dà luogo a una serie di corsi formativi alla politica esattamente come sta avvenendo oggi in UK, Germania e Francia.
VANTAGGI DERIVANTI DALLA PIATTAFORMA GEOPOLITICA
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È lo studio di un modello previsivo, basato su analisi statistiche e definizione di algoritmi proprietari, per la valutazione della incidentalità sulle strade e in azienda e della propensione al rischio del cittadino e del lavoratore.
Istituto Piepoli desidera sviluppare un progetto di ricerca che permetta di individuare cittadini e lavoratori a maggiore rischio di sviluppare incidenti, indipendentemente dalla propria funzione lavorativa e dalle proprie mansioni e quindi agire con attività di formazione affinché la persona prenda coscienza del pericolo e possa prevenirlo con comportamenti corretti.
L’idea del progetto nasce dall’importanza che la tematica degli incidenti (di ogni tipo, da quelli stradali a quelli sul lavoro) riveste oggigiorno in Italia. Da qui la consapevolezza di Istituto Piepoli di investire ore in R&S per sviluppare soluzioni che possano contribuire a migliorare la situazione in tale contesto.
In particolare, lo scopo del progetto è stato lo studio e lo sviluppo di un innovativo modello predittivo per la valutazione della incidentalità in azienda e della propensione al rischio del cittadino e del lavoratore.
Lo studio ha dato esito positivo permettendo di definire un cruscotto di progettazione e di team che avrebbe potuto operare per la concreta realizzazione del modello.
La prima fase di progettazione del modello si compone delle seguenti fasi di lavorazione:
a) Definizione di un questionario ampio e composto da 121 variabili volte alla misurazione e alla individuazione dell’incidentalità
b) Test del questionario
c) Applicazione di analisi multivariate per la selezione delle variabili più rispondenti
CONTENUTI INNOVATIVI DEL PROGETTO
Pertanto, con il presente progetto Istituto Piepoli ha voluto ideare e sviluppare un innovativo modello predittivo dell’incidentabilità che possa essere applicato alle singole aziende, analizzando la totalità dei dipendenti e arrivando a una concreta diagnosi per singolo soggetto. Non si conoscono modelli di questo genere presenti sul mercato in cui operiamo. Pertanto, l’innovatività è sia nell’idea che nelle conseguenze che il modello può generare per l’azienda che lo utilizza.
Si tenga conto che un analogo sistema di controllo della incidentalità, finora applicato soprattutto agli incidenti sul lavoro, potrebbe anche essere applicato agli incidenti stradali che hanno analoga origine causale rispetto agli incidenti sul lavoro.
Il risparmio delle vite e della perdita di autonomia sociale sarebbe ancora più grande per lo Stato, richiedendo investimenti in formazione assolutamente marginali rispetto al ritorno, in termini di risultati, degli stessi.
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