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30/03/2021

La via italiana al latte

Sara, Merigo della Direzione Commerciale di Istituto Piepoli, ospite di Andrea Meneghini di GDONews, in un Workshop sul diary nell’ambito del programma educational Cibus Lab.

Sara Merigo, della Direzione Commerciale di Istituto Piepoli, ospite di Andrea Meneghini di GDONews racconta, attraverso un’indagine di Istituto Piepoli, le dinamiche di consumo del latte e dei suoi derivati per comprendere come stanno mutando e come potranno evolversi nel corso dei prossimi mesi e anni e quali sono i driver di acquisto. Inoltre, lo studio mostra quali sono i brand più citati dai consumatori quando viene chiesto loro di associare il latte ed i suoi derivati ad un marchio.

Al primo posto compare PARMALAT (39% dei consumatori intervistati). Al secondo posto figura l’altro brand importantissimo del mercato, ovvero GRANAROLO con il 33% dei consumatori intervistati. Al terzo posto, distaccato, si trova PARMIGIANO REGGIANO con il 18% delle preferenze.

A seguire il brand YOMO (13%) sempre del gruppo Granarolo, che supera DANONE e GALBANI del gruppo Lactalis (entrambi 10% degli intervistati). La battaglia sugli yogurt è quindi vinta da Granarolo su Lactalis. Poco più indietro si trova MULLER sempre nel mercato degli yogurt con il 9% delle preferenze degli intervistati.

Scendendo ancora il ranking incontriamo il brand ARBOREA (5%), ed è interessante verificare come questa azienda che ha un forte radicamento nella sua terra riesca ad avere un eco nazionale così rilevante. I localismi che si erigono a prodotto di qualità nazionale si incontrano anche negli yogurt, infatti con il 5% delle preferenze degli intervistati si trova il brand STERZING VIPITENO, che supera LATTERIA SORESINA (4%), MUKKI (4%) e GRANA PADANO (4%).

Latteria Soresina e Mukki sono anch’essi brand locali che si trovano a macchia in tutta Italia, mentre è sorprendente il distacco esistente tra il Parmigiano Reggiano (18%) e Grana Padano (4%). PARMAREGGIO, brand tra i principali nel mercato dei grattugiati, è stato associato da 3 consumatori su 100, mentre i prodotti a marchio della GDO stanno nel fondo di questa classifica: il marchio COOP  e CONAD sono stati associati ai derivati del latte solo nel 2% degli intervistati.