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29/09/2025

Eco-Festival della Mobilità Green

Un’indagine di Istituto Piepoli per Eco Festival fotografa la percezione degli italiani sulla mobilità sostenibile: forte centralità dell’automobile, limiti strutturali per i veicoli elettrici e una fiducia crescente nell’intermodalità degli spostamenti.

Agli italiani piace spostarsi in auto. E’ un dato di fatto, frutto di abitudini, costume, insieme ad un’insufficiente disponibilità di mezzi pubblici. E’ il mezzo più usato per il 77% del campione dell’indagine sulla mobilità sostenibile in Italiarealizzata dall’Istituto Piepoli e presentato ad ECO Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti durante la prima giornata della manifestazione, che fa il punto sulla transizione ecologica della mobilità di persone e merci in Italia.

«L’indagine sulla mobilità sostenibile in Italia», realizzata dall’Istituto Piepoli fotografa abitudini, percezioni e aspettative dei cittadini in materia di spostamenti, ambiente e tecnologie emergenti. Per la prima volta la ricerca introduce l’indice di mobilità sostenibile degli italiani, che misura su scala da zero a cento il livello di comportamenti e abitudini coerenti con la sostenibilità: il valore 2025 tocca i 66 punti.

Il 77% utilizza frequentemente l’auto e il 92% la impiega almeno una volta a settimana. Eppure, 6 cittadinbi su 10 riconoscono  l’esistenza di alternative valide nel proprio territorio con una percezione più diffusa al Nord e nei grandi centri urbani. Buona anche la quantità di persone che si spostano in modo sostenibile: il 16% opta per bici o monopattino.

Resta il nodo delle infrastrutture: solo il 21% degli intervistati pensa che le colonnine di ricarica siano sufficienti e accessibili. Tanto che per favorire la transazione, gli italiani indicano due priorità: gli incentivi economici da una parte (36%) e un trasporto pubblico più capillare (32%). Solo 1 italiano su 3 reputa sufficienti gli attuali provvedimenti a favore delle forme di mobolità sostenibile. 8 intervistati su 10, inoltre, sono convinti che ne futuro non si potrà prescindere da soluzioni di mobilità alternative, mentre il 38% immagina che tra 10 anni l’auto elettrica sarà il mezzo più diffuso.

Puoi continuare a leggere l’articolo di Andrea Salvadori su L’Economia del Corriere della Sera