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16/07/2025

Gli italiani si affidano all’AI

Presentato il rapporto Ital Commiunications-IISF. Quasi due italiani su dieci sentono di potersi affidare all’intelligenza artificiale, ma il 67% degli individui ritiene che la propria sicurezza informatica possa essere minacciata.

Il rapporto tra gli italiani e intelligenza artificiale sembra fatto di un misto di interesse e di diffidenza. Nel 2025, il 21% dei cittadini del Paese, era il 16% nel 2024, è molto ottimista nei confronti degli sviluppi futuri dell’IA e il 77% dichiara di usare strumenti e applicativi, contro il 69% dell’anno precedente. Eppure solo il 7% delle persone intervistate pensa di avere una conoscenza approfondita della materia, un dato immutato rispetto al 2024. Lo dice il Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA (Associazione Italiana Digital Forensics) “L’Intelligenza Artificiale in Italia. Come sta cambiando la nostra società”, realizzato dall’Istituto Piepoli e presentato al Senato.

Livello di conoscenza dell’IA molto limitato

La ricerca prende in esame anche temi affrontati che con l’intelligenza artificiali si pongono con sempre maggiore forza, come la privacy, la tutela dei dati, la disinformazione, le fake news. Nei fatti l’intelligenza artificiale è entrata nella vita di tutti noi e si amplia il numero delle persone che sembra fiducioso, tanto che il il 18% degli intervistati sente di potersi affidare ai sistemi di IA. Eppure il livello di conoscenza è molto limitato, infatti un italiano su due dichiara di saperne ‘qualcosa’. D’altronde ogni mese aumentano le piattaforme che propongono strumenti di intelligenza artificiale, e l’accuratezza aumenta mediamente ogni sei mesi.

Continua a leggere l’articolo di Alessandro Guaraschi