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03/02/2021

La fiducia a Mario Draghi

Livio Gigliuto, Vice Presidente dell'Istituto Piepoli, ospite di Paolo Poggio e Giorgia Rombolà su Newsroom, apre una finestra sull'incarico a Mario Draghi dal punto di vista dell'Opinione.

Oggi è il giorno in cui l’incarico di formare un nuovo Governo è stato affidato a Mario Draghi, che ha accettato con riserva.

Dopo un’ora e dieci di colloquio col Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Professor Mario Draghi – ex Governatore della Bce -, rilascia la seguente dichiarazione nel Salone delle Feste del Quirinale: “Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti ed i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali, emerga unità e con essa la capacità di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del Presidente della Repubblica”.

Alle analisi di Gianfranco Pasquino, Politologo, che ha dimostrato che chi si oppone a Draghi in questa fase sta sciupando 209 miliardi e che andare alle elezioni costa – in termini di tempo -, un prezzo che il nostro Paese non può pagare e di Corrado Chiominto, Caporedattore economico dell’Agenzia Ansa, che ha parlato delle scadenze comprese il Restory 5, il blocco dei licenziamenti a marzo, la riforma degli ammortizzatori sociali, il calo delle tasse ed il Documento di Economia e Finanza che deve essere fatto entro aprile e che il Professor Draghi dovrà affrontare, Livio Gigliuto, Vicepresidente dell’Istituto Piepoli, mostra quali sono stati i numeri di un sondaggio condotto subito prima della nomina di Mario Draghi su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta, che ha chiesto all’Opinione pubblica quale Presidente del Consiglio avrebbero voluto avere dopo la Crisi. Il preferito fra le ipotesi in campo era il Presidente uscente, Giuseppe Conte, con il 45% dei consensi, soprattutto da parte degli elettori del Centro-Sinistra e del M5S, contro il 18% di Mario Draghi, che era comunque l’alternativa preferita dagli elettori del Centro-Destra e il 3% di Carlo Cottarelli e Paolo Gentiloni, apprezzato anche da altre aree politiche rispetto al Centro-Sinistra, grazie al suo incarico internazionale. Per quanto riguarda la fiducia nei possibili Presidenti del Consiglio Giuseppe Conte e Mario Draghi sono rispettivamente al 62 e 61%, seguiti da Carlo Cottarellie Paolo Gentiloni che riscuotono la fiducia del 37% degli intervistati. Livio Gigliuto, fa notare che la fiducia a Mario Draghi è trasversale e dunque il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è anche riuscito ad interpretare bene il sentimento popolare. L’ultima domanda del sondaggio sottoposto all’attenzione dell’Opinione pubblica ha chiesto che cosa dovrebbe fare il Centro-Destra, se appoggiare la creazione di un nuovo governo o spingere per andare a nuove elezioni. Gli elettori del Centro-Destra, che prima erano per andare alle elezioni, piano piano hanno virato verso un Governo istituzionale, tanto che adesso – secondo tutti gli elettori – il 65% si dice pronto ad appoggiare la nascita di un Governo istituzionale, contro il 25% che vorrebbe andare a nuove elezioni.