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15/11/2018

Osservatorio PA Social

Nasce l’Osservatorio italiano sulla Comunicazione Digitale per monitorare il rapporto tra cittadini, PA e imprese.

Livio Gigliuto alla guida dell’Osservatorio creato da Associazione PA Social e Istituto Piepoli durante l’assemblea nazionale di PA Social svoltasi il 15 novembre al Maxxi e all’Auditorium Parco della Musica.
L’Osservatorio nasce con l’obiettivo di monitorare il rapporto tra i cittadini, la PA e le imprese attraverso i social network, le chat e tutti gli strumenti innovativi del web.
Come lavorano enti e aziende pubbliche sulla comunicazione digitale? Qual è lo scenario del nostro Paese? Quali sono le principali necessità e richieste dei cittadini? Qual è la percezione dell’opinione pubblica sulla comunicazione attraverso web, social network, chat? Qual è lo stato della nuova comunicazione nel nostro Paese? Sono solo alcune domande a cui risponderà periodicamente il lavoro dell’Osservatorio sulla comunicazione digitale, promosso e organizzato da PA Social, associazione nazionale per la nuova comunicazione, e Istituto Piepoli. L’Osservatorio è il naturale sviluppo di un lavoro di analisi, ricerca e approfondimento che PA Social e Istituto Piepoli stanno portando avanti ormai da tempo e che oggi mira ad essere un punto di riferimento per coloro che si occupano di comunicazione digitale e per coloro, i cittadini, che ricevono informazioni e servizi.
“Questo monitor costante sul rapporto tra opinione pubblica e comunicazione digitale – spiega Livio Gigliuto, Direttore Istituto Piepoli e neo Direttore dell’Osservatorio – proverà a raccontare la mutazione delle nostre vite che, tra opportunità da cogliere e minacce da evitare, sono ogni giorno, inevitabilmente, più digitali“.
“Il digitale ha l’obiettivo di semplificare e migliorare la nostra vita quotidiana – dice Francesco Di Costanzo, presidente dell’associazione PA Social – la comunicazione ha un ruolo fondamentale perché sia a portata di cittadino. Il salto di qualità che vogliamo incentivare è sulle competenze, la qualità di servizi e informazioni, una cultura digitale sempre più diffusa. Per questo abbiamo bisogno di conoscere il pensiero dei cittadini per poter continuare ad innovare e migliorare con utilità ed efficacia”.