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28/03/2020

L’emergenza Coronavirus

Un sondaggio dell'Istituto Piepoli mostra come fra gli Italiani cresca la fiducia nel Governo. Il 70% del campione boccia il comportamento del'Europa.

La ricerca che abbiamo impostato questa settimana per La Stampa intende fare il punto su come in questo momento l’Opinione Pubblica vive il Coronavirus, la sua diffusione e la sua permanenza nel nostro futuro.

Essendo un monitoraggio, permette di vedere la dinamica dell’Opinione Pubblica nei confronti di un fenomeno grande e del tutto sconosciuto, anche in termini scientifici.

Il Coronavirus nelle sue varie declinazioni, catalizza l’attenzione dei cittadini, dal numero dei contagiati, all’espansione nel resto dell’Europa e nel mondo per finire con lo stop del Governo ad alcuni attività economiche del Paese con conseguente spettro di una grande crisi.

Se, da un lato, la paura del contagio si conferma alta per 7 italiani su 10, dall’altro rimane stabile e cresce l’approvazione nei confronti delle azioni prese dal Governo e sulle misure economiche varate dallo stesso.

Vediamo adesso singoli argomenti particolarmente rilevanti nel nostro sondaggio. Prima di tutto chi pagherà il “conto più salato”? Tende, rispetto alla scorsa settimana, a scendere la piccola e media impresa e tende a salire il rischio per le famiglie: in un certo senso la crisi colpirà tutti, grandi e piccoli, e quindi il tessuto sociale nel suo insieme.

In secondo luogo la scuola: un rientro ritardato al 2 Maggio è approvato dalla quasi totalità dell’Opinione Pubblica, con una particolare punta nel Sud e nelle Isole dove la gente non ancora travolta dal Coronavirus lo teme fortemente.

Quanto al ritorno alla normalità il giudizio è pressoché unanime: bisognerà attendere mesi perché tutto si normalizzi nuovamente: gli ottimisti sono molto pochi, meno di un italiano su dieci.

Per ultimo il tema non trascurabile delle vacanze, in particolare quelle estive. Si conferma che le vacanze sono sacre ma, a differenza di prima, è meglio farle in Italia: potremmo dire che gli italiani hanno riscoperto il fascino del loro Paese. Che ciò sia dovuto alla paura del Coronavirus è forse ovvio, in ogni caso dentro questa paura è positiva la riscoperta dell’Italia come meta turistica per l’estate. Tra coloro che hanno già programmato le vacanze l’assoluta maggioranza pensa all’Italia come meta e tra coloro che stanno pensando di organizzarle la tendenza verso l’Italia si rafforza.

Quanto al giudizio sull’Europa c’è una certa “ansia da abbandono” negli italiani: gli europei finora non hanno pensato al nostro Paese, in un certo senso chiudendosi ciascuno nell’antico sacro egoismo nazionalistico.

Abbiamo infine testato la fiducia nelle alte cariche dello Stato che si conferma in assoluta crescita per Governo e Presidente del Consiglio mentre è stabilmente alta per il Presidente della Repubblica.

Nicola Piepoli per La Stampa